In Italia si pratica il Donnismo Antifemminista (Movimento di distrazione di Massa)

Pur avendo diversi distinguo rispetto al discorso del link che segue vorrei individuare quello che per me è un elemento di gran valore.

la rivendicazione, quale che sia, ha la funzione di liberare.

un femminismo fatto solo di “fare rete”, in cui opinioni diverse e contraddittorie coesistono senza ma confrontarsi apertamente ha la funzione di creare una “zona” dalla parte delle donne.

“dalla parte delle donne” è un luogo morale in cui si crea la legittimità di un discorso politico, ma inevitabilmente questo conduce al non-pensiero unico.

il non consentire che il “fare rete” diventi “fare comunella” legittimando discorsi che non si condividono pur di stare dalla parte giusta era una consapevolezza di cui si sentiva fortemente la mancanza.

il discorso che segue è di maggior rilevanza per chi si identifica come femminista, ma è il nucleo fondamentale che vorrei fosse percepito:

la retorica del noi contro loro è una retorica in cui le rivendicazioni genuine sono inevitabilmente schiacciate da forme autoritarie che sono formali e strutturali. inoltre la natura formale/strutturale dell’autoritarismo comporta che esso possa strumentalizzare qualunque contenuto.

questa consapevolezza è importante, perché non c’è discorso abbastanza libero, autodeterminando e  condiviso che non possa essere mistificato e pervertito.

e dato che non sappiamo quale sarà il contesto sociale e culturale, da qui a 10 o 20 anni…

a futura memoria:

In Italia si pratica il Donnismo Antifemminista (Movimento di distrazione di Massa).

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